Categoria: Progetti

Getoar è un ragazzo kosovaro di etnia albanese, siamo venuti a conoscenza del suo problema nel corso della nostra missione in Kosovo del febbraio 2006. Il ragazzo ha avuto un incidente e si è ferito ad un occhio, necessita di un intervento urgente da effettuarsi entro i prossimi 30 giorni, altrimenti ne perderà l’uso

Jovan è un ragazzo kosovaro diciannovenne di una famiglia di etnia serba da noi seguita.Il ragazzo per aiutare la famiglia, era riuscito a trovare un piccolo impiego presso una pompa di benzina. Verso fine aprile, all’orario di chiusura hanno fatto irruzione nel chiosco dei malviventi, che sparando all’impazzata hanno sottratto una parte dell’incasso. Per terra feriti sono rimasti due ragazzi, uno in maniera meno grave, mentre Jovan, se pur fortunatamente vivo, ne è uscito con conseguenze pesantissime

Ridvan è un bimbo kosovaro nato il 2 aprile del 2004, l’abbiamo incontrato la mattina del 30 aprile 2006 a Mitrovica: è arrivato nella nostra sede mentre eravamo impegnati nel frenetico lavoro di preparazione e consegna dei pacchi di aiuti alle famiglie assistite. I genitori hanno allungato silenziosamente un foglietto che, decifrato con l’aiuto del nostro interprete, ha rivelato un problema ben più grave: Ridvan ha una malattia cardiaca congenita e deve essere operato. Il nostro medico, visitato il bambino e preso visione della documentazione, ha confermato la diagnosi: Ridvan ha un Difetto Interatriale di II grado.

Florent Sahiti, nato il 07/08/1995, è il secondo di quattro fratelli che vivono con la madre in un sobborgo di Mitrovica. Florent ha cominciato a zoppicare nel 2003 e ora si muove con due stampelle

Bekim è un bimbo kosovaro di etnia albanese ed è il nipotino di una nostra famiglia adottata. Il piccino era malato, non cresceva e aveva molti problemi fisici. Il nostro medico ha prontamente visitato il bambino e ha diagnosticato che era afflitto da gravi problemi cardiaci e necessitava urgentemente di visite specialistiche.

Asvi, appena preso atto del dramma di Zgjimi, ha immediatamente deciso d’impegnarsi per portare il bambino in Italia. Il percorso sanitario seguirà due fasi: la prima prevede il ricovero del bambino per diagnosticare la malattia e la possibile cura. La seconda fase sarà quella del decidere il percorso terapeutico