Sordomuti
A.S.V.I. odv Via Casarsa, 9 20161 Milano Tel. 0039 338963614 e-mail asviitalia@gmail.com | 06.15 PROGETTO ASSOCIAZIONE SORDOMUTI | ||
Progettato | Attivato | Stato | Responsabile |
Febbraio 2011 | Aprile 2011 | In corso | Umberto Forti |
Durata | Finalità | Finanziamento | |
Rinnovato di anno in anno, previa verifica della sua validità ed efficacia | Sostegno alle attività dell’Associazione sordomuti condividendone finalità e obiettivi | Finanziato con la contribuzione di enti, privati e pubblici. |
Antefatto: l’organizzazione è nata nel 1958 ed è presente in tutto il territorio nazionale con una sede centrale e 11 delegazioni, riceve piccoli finanziamenti dal governo kosovaro e da un’associazione tedesca. L’associazione gestisce una scuola a Prizen che richiede costi piuttosto elevati perché fornisce vitto, alloggio e frequenza gratuiti. La delegazione di Mitrovica è poco conosciuta e i problemi che devono affrontare sono sempre maggiori. Attualmente gli iscritti sono 30 e le principali attività del centro sono di tipo sociale, ludico e sportivo. Le loro necessità riguardano principalmente aiuti in generi alimentari per le famiglie associate e un contributo economico per la gestione dell’ufficio. Negli incontri con loro sono necessari 2 interpreti perché uno traduce dal linguaggio dei sordomuti all’albanese e un altro dall’albanese traduce in italiano e viceversa. La sede è costituita da un ampio locale luminoso sul quale si affacciano altre stanze di dimensioni più ridotte; una parete del salone è occupata da un bancone che dovrebbe fungere da bar e da lì si accede alla cucina dove preparano il tè e il caffè. Una volta doveva essere una bella sede ma il tempo e l’uso hanno fatto il loro lavoro tanto da renderla pericolosa. Infatti nel pavimento si aprono delle voragini per cui bisogna sempre stare attenti a dove si mettono i piedi, in particolare in corrispondenza del bancone del bar che, anche per tale motivo, è inutilizzato. Non parliamo poi della cucina che altro non è che un tugurio. Anche le altre stanze che fungono da uffici non sono messe meglio. L’arredamento è ridotto all’essenziale, soprattutto nel salone dove ci sono solo alcuni tavoli e qualche sedia, anche loro in cattivo stato. Il centro è abitualmente frequentato dai soci che si incontrano per chiacchierare, giocare e divertirsi o per organizzare eventi sportivi o di altra natura e vi si respira un’aria cordiale e amichevole.
Il Progetto Sordomuti è stato attivato con lo scopo di rendere la struttura abitabile, fornire i materiali necessari allo svolgimento delle attività e alla gestione dell’ufficio, aiutare le famiglie bisognose tra i loro associati e non. Altra tipologia di aiuti è rappresentata dal materiale sportivo perchè si dedicano ai più svariati tipi di sport in quanto, non essendo disabili fisici, possono praticare qualsiasi attività sportiva. E ad osservare le numerose coppe stipate in uno dei locali piccoli si direbbe che se la cavano piuttosto bene. Per quanto riguarda il bisogno di prodotti alimentari per i soci risolviamo il problema inserendo l’associazione nel progetto Sostegno Famiglie in modo tale che ognuno di loro riceverà 1 pacco alimentari ogni 2 mesi.
Aggiornamento aprile 2011: la scorsa missione fummo contattati dall’associazione dei sordomuti di Mitrovica. Incontrammo il suo Presidente il quale ci illustrò le loro attività e le grandi difficoltà socio economiche degli associati e delle loro famiglie. Ci fece richiesta d’aiuto e noi accordammo il supporto per trenta nuclei famigliari, inserendo questa attività nel Progetto sostegno famiglie. Nel corso di questo viaggio abbiamo consegnato i 30 pacchi aiuti e con l’occasione abbiamo visitato la loro sede. La visita ha confermato quanto già sapevamo, uno spazio ampio ma gestito con fatica a causa delle condizioni dei locali e alla mancanza di arredi e supporti. La maggioranza dei suoi soci sono persone giovani e in buona salute, con una gran voglia di vivere e divertirsi. Il giovane Presidente è iperattivo e organizza ogni sorta d’attività per offrire momenti sereni e felici che rendono meno pesante il vivere penalizzati in una Regione già di per se penalizzante. Oltre all’aiuto per sostenere le trenta famiglie, offriremo il nostro supporto concreto per sistemare la loro sede.
Aggiornamento agosto 2011: affrontiamo il Progetto generale, cioè il sostegno all’associazione, che nello stesso tempo rientra nel Progetto sostegno famiglie. Veniamo accolti da un elevato numero di volontari che ci aiutano a scaricare dal furgone i 30 pacchi destinati, per poi tornare all’interno della sede dove erano impegnati a giocare a scacchi, alle carte, a chiacchierare o guardare la televisione. Dopo i saluti ci riuniamo in un locale per discutere più tranquillamente con il presidente Burim, la vicepresidente e la loro traduttrice. Controlliamo l’elenco dei materiali precedentemente richiesti e che cercheremo di reperire per il viaggio di ottobre e constatiamo che ne hanno aggiunti altri necessari per lo svolgimento delle varie attività. Infatti raccontano che si esercitano al tiro delle freccette, organizzano tornei di ping-pong, basket, di corsa e altri ancora; partecipano a tornei per disabili con discreto successo perché la loro disabilità non riguarda l’aspetto fisico-motorio. Discutiamo sull’elenco dei beneficiari perché la volta precedente ci ha particolarmente colpito la presenza di persone con lo stesso cognome e indirizzo. Riusciamo a chiarire la situazione: il pacco aiuti è stato assegnato a tutti gli iscritti indipendentemente dal fatto che necessitassero di sostegno o che nell’ambito della stessa famiglia fossero destinati 2 pacchi. Non condividiamo questo criterio di assegnazione, riteniamo che ogni famiglia può ricevere un solo pacco e che in futuro dovrà essere dato solo alle persone con effettivo bisogno.
Aggiornamento ottobre 2011: incontriamo il presidente dell’associazione Tahir Burim, con l’interprete dell’associazione, Zejnepe. Chiediamo se hanno avuto problemi rispetto alla distribuzione dei pacchi perché nel viaggio scorso era sorta la questione della loro assegnazione con alcuni casi di pacco aiuti doppio nella stessa famiglia. Ci rispondono negativamente e di avere perfettamente capito quale deve essere il criterio di distribuzione. Durante il nostro incontro chiediamo la disponibilità di qualcuno di loro ad aiutarci nello scarico del camion, che sarebbe arrivato il giorno successivo, e cosi 4 persone dell’associazione sono venute ad aiutarci. Rispetto alla sistemazione della sede il comune continua a tergiversare rimandando continuamente la risposta. Intanto la sede è nelle medesime condizioni di quando l’abbiamo vista nel viaggio precedente. Comunichiamo al presidente dell’associazione che Asvi ha intenzione di sostenere dei progetti che le associazioni di Mitrovica potranno presentare entro il 31 dicembre 2011. Spieghiamo che i progetti da presentare possono riguardare l’associazione stessa o le famiglie sostenute e devono contenere le finalità, i destinatari e i costi. In base al proprio budget e alla validità dei progetti presentati, Asvi valuterà quali sostenere.
Aggiornamento 31.12.2012: è proseguito il sostegno all’associazione. In ogni missione sono stati consegnati i pacchi aiuti, e in occasione dei due trasporti di aiuti umanitari dall’Italia, sono stati consegnati tantissimi arredi e oggetti utili alla sistemazione delle case. Spicca inoltre il nostro intervento economico per euro 2715 utile al recupero dei locali posti nel seminterrato, grazie a questa opera, realizzata dagli stessi soci, ora l’associazione dispone di due ulteriori locali per svolgere le attività sociali, essendo questi sistemati in maniera idonea per affrontare il caldo e il freddo, consente ai soci di ritrovarsi anche quando fà molto freddo o caldo. E’ stato questo un anno importante, i rapporti si sono sviluppati e ora ci conosciamo meglio, a fronte del nostro sostanzioso aiuto abbiamo ricevuto supporto e condivisione, i soci sono sempre in prima fila quando abbiamo bisogno d’aiuto, in particolare quando c’è da scaricare il camion.
Aggiornamento 30.06.2013: in questa prima parte dell’anno si è preso in considerazione solo il preventivo relativo alla sistemazione del salone e del piccolo locale utilizzato come cucina rimandando al futuro la sistemazione degli uffici. Essendo comunque anche il preventivo del solo salone superiore a quanto stabilito dal direttivo Asvi si è deciso di dividere i lavori in due parti. La prima parte riguardante il rifacimento dei pavimenti, la piastrellatura della cucina con sistemazione dell’impianto idraulico ed elettrico da far partire subito mentre la seconda parte riguardante la sostituzione di porte e finestre in un secondo momento. Consegniamo € 2060,00 per l’acquisto dei materiali concordati. Assicurano che i lavori saranno effettuati da loro stessi e conclusi nel giro di un mese. Per quanto riguarda il sostegno famiglie, prosegue il nostro impegno con la consegna di 30 pacchi aiuti in ogni missione oltre ad arredi, vestiario e attrezzature per la ripresa lavorativa. I soci non mancano mai di offrirci supporto per lo scarico del camion.
Aggiornamento dicembre 2013: come verificato in occasione della missione di settembre 2013, i lavori di ristrutturazione del salone della sede sono stati ultimati in modo più che soddisfacente: è stato sistemato l’intero pavimento, rifatto il soffitto ed imbiancate le pareti. Il budget di spesa è stato rispettato e sono state fornite tutte le fatture dei lavori eseguiti. L’Associazione ha organizzato una festa per l’inaugurazione della sede rifatta a cui sono stati invitati ed hanno partecipato i volontari Asvi presenti al viaggio. Sono stati poi presi gli accordi per il proseguimento del finanziamento dei lavori di ristrutturazione: sostituzione degli infissi, rifacimento ufficio del segretario, allestimento di un laboratorio. Il sostegno alle famiglie, che sono diventate 32, è proseguito con la consegna di pacchi aiuti e di molto altro materiale come vestiti, arredi, elettrodomestici. Sono state evidenziate delle incongruenze tra l’elenco delle famiglie usato dall’Associazione e quello utilizzato da Asvi; viene deciso che l’elenco delle famiglie beneficiarie verrà preparato da Asvi che provvederà a farlo avere sia come file che in forma cartacea all’Associazione Sordomuti. Come sempre, durante il viaggio di novembre, alcuni soci si sono presentati per dare il loro contributo ed aiuto durante lo scarico del camion.
Aggiornamento aprile 2014: durante il viaggio di gennaio 2014, dopo avere consegnato i pacchi aiuti, visitiamo alcune famiglie venendo a scoprire che alcuni materiali portati nello scorso viaggio, tra i quali una cucina completa che verrà poi restituita dalla famiglia e riportata nel nostro magazzino di Mitrovica, non erano stati utilizzati in quanto molto probabilmente non strettamente necessari mentre altri aiuti erano stati consegnati a famiglie diverse da quelle cui erano destinati. Ci rendiamo conto di poca trasparenza nella distribuzione degli aiuti così come di scarsa chiarezza sull’effettiva necessità delle famiglie e nella presentazione dell’elenco dei bisogni; di tutto questo ne discutiamo con il presidente dell’Associazione, senza tuttavia riuscire ad ottenere risposte e spiegazioni convincenti. Alla luce di quanto emerso nel viaggio di gennaio, il Direttivo Asvi delibera all’unanimità di sospendere la collaborazione con l’Associazione Sordomuti e di concludere quindi sia il progetto di sostegno alle attività dell’Associazione stessa che alle famiglie. Durante la missione di aprile 2014 vengono comunque portati all’Associazione 25 pacchi aiuti e altri materiali che ci erano stati precedentemente richiesti nonché, con consegna diretta da parte dei volontari Asvi alle famiglie che ne avevano effettivamente necessità, diversi altri aiuti quali arredi ed elettrodomestici. Viene comunicato al presidente la decisione presa dal Direttivo Asvi di conclusione del progetto di sostegno e collaborazione con l’Associazione Sordomuti spiegandone le relative motivazioni e confermando comunque la disponibilità di Asvi ad aiutare singole famiglie in gravi difficoltà economiche qualora ne venga fatta specifica richiesta.